Viviamo tutti guidati dalle nostre convinzioni; facciamo ciò che crediamo di poter fare e non facciamo ciò che crediamo di non poter fare. Consideriamo le nostre convinzioni frutto di un’elaborazione mentale logica e razionale e quindi corrette. In realtà, le nostre convinzioni originano nelle esperienze della nostra vita prenatale, sin dal concepimento, quindi nel DNA ereditato dai nostri genitori, negli effetti epigenetici dell’interazione con la mente e il corpo materno, e, ovviamente, nella nostra infanzia, molto prima dello sviluppo delle nostre capacità cognitive. Queste radici sono profonde, potenti e permanenti e non ne abbiamo alcuna consapevolezza ma è possibile scoprirle, comprenderle e persino superare la loro influenza. Con specifiche tecniche innovative e potenti, è possibile sostituire vecchie convinzioni controproducenti con altre, nuove, a noi favorevoli e vantaggiose.
Le nostre decisioni quotidiane danno forma alla nostra vita, ma è il modo in cui manifestiamo le nostre decisioni, ciò che facciamo che fa la differenza tra chi siamo e chi vogliamo essere. Non siamo ciò che facciamo, ma ciò che facciamo ci riguarda e la qualità della nostra vita è determinata dalla responsabilità che ci assumiamo rispetto a ciò che decidiamo di fare o non fare.
Alcuni credono di essere responsabili di tutto, altri pensano che tutto dipenda da qualcun altro, dai genitori, dagli amici, dal governo o addirittura da Dio. Considerarsi responsabile della propria vita ci mette in una posizione di scegliere e quindi di libertà ma è, contemporaneamente un peso enorme perché nessuno è onnipotente, quindi nessuno può essere responsabile di tutto. Attribuire la responsabilità ad altri permette di combattere eventuali sensi di colpa ma significa anche rinunciare al proprio potere, ad accettare una posizione di impotenza e di vittimismo. Che piaccia o meno, qualsiasi scelta che facciamo è una nostra responsabilità, anche quando deleghiamo altri a decidere per noi. Tutto nasce solo da noi stessi. Tutto è un'opportunità per crescere o un ostacolo per non crescere. Siamo noi a scegliere. Se crediamo che le cose andranno bene, vedremo delle opportunità, se crediamo che non andranno bene, vedrete solo ostacoli e gli ostacoli più grandi sono quelli che abbiamo costruito nella nostra testa.
Se vogliamo, possiamo scoprire quali sono i nostri ostacoli, come superarli per costruire una vita che sia davvero l’espressione di chi sentiamo di essere veramente.