Nel mondo travagliato e complesso in cui viviamo oggi, che sta diventando sempre più complesso e i cui problemi sembrano non diminuire, una nuova vita deve essere pianificata, preparata, desiderata, voluta, nella nostra mente prima e prima di concepire.
Il mio interesse per la centralità della relazione prenatale, cioè delle relazioni donna-madre-feto durante i nove mesi di gravidanza, nasce dalla convinzione che TUTTO NASCE DALLA NASCITA.
Dobbiamo vedere la gravidanza in una prospettiva di prevenzione poiché le conseguenze di una fecondazione inopportuna possono portare a gravidanze che vengono accettate solo passivamente e come tali possono tradursi in una frantumazione dell'Io materno.
I nove mesi di gravidanza sono un periodo fondamentale di imprinting psico-biologico in cui avviene la formazione dei tratti della personalità e lo stile di attaccamento affettivo, ma anche l'annidamento di potenziali nuclei patogeni nel feto. È in questa fase delicata e unica della vita che si forma il cervello, il sistema nervoso del futuro essere umano.
È ovvio che se possiamo proteggere le donne durante la gravidanza, possiamo effettivamente proteggere la relazione prima del parto e, quindi, il nuovo essere umano in via di sviluppo. Questa è l'unica vera prevenzione primaria. Qualsiasi altro programma di prevenzione o cura, ad esempio nell'adolescenza o successivamente, non importa quanto utile, avrà sempre un gap temporale e svolgerà solo una funzione riparativa perché agirà su un corpo dove eventuali meccanismi patologici sono stati strutturati in maniera molto precedente periodo di vita. Vorrei ricordare a tutti che, secondo l'OMS, la salute non è solo assenza di malattie, è benessere fisico, psicologico e sociale ed è fin troppo ovvio che individui sani formano società sane, mentre individui malsani formano società malsane.
In considerazione di quanto sopra, presso la 1a Clinica Ginecologica dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Roma, Italia, l'Umberto 1° , è stato progettato e implementato con successo per molti anni uno specifico approccio psicoterapeutico che ha integrato analisi e ipnoterapia individuale e anche ipnoterapia e gruppoanalisi.
I gruppi di ipnoterapia-gruppoanalisi includevano donne incinte, donne che avevano difficoltà a concepire, donne a cui era stata diagnosticata ginecologicamente sterile e donne con gravidanze a rischio.