SCOPERTA, RECUPERO E
MANIFESTAZIONE DI abilità E TALENTI CREATIVI
Qualunque cosa riusciamo ad immaginare, siamo anche capaci di fare
Johann Wolfgang von Goethe
“Qualsiasi azione, conscia o non-conscia, pensata o agita, teorica o concreta è possibile solo se immaginata, desirata e, quindi, volute poiché immaginata. Qualsiasi funzione somatica o comportamentale non può ignorare una precedente funzione cerebrale e una precedente motivazione e funzione mentale, ma niente può ignorare l’immaginazione". (Prof. Mario Scardino)
Molti di noi vorrebbero essere più creativi, molti sentono di esserlo, ma non sanno come esprimere questa creatività. I nostri sogni ci sfuggono. La nostra vita, a volte, ci appare piatta. Spesso abbiamo grandi idee, sogni magnifici, ma siamo incapaci di metterli in pratica. Benché non esistono soluzioni magiche o miracolose per risolvere dei problemi, è possibile imparare come scoprire, recuperare e esprimere la propria creatività, che ci permette di trovare le “nostre” soluzioni.
Come si può imparare la creatività?
Poiché l’abilità creative è innata in tutti, non si tratta di imparare la creatività, bensì di imparare a permettere a se stessi di essere creative.
Questo approccio è essenzialmente un approccio intuitivo, dove la creatività verrà usata insieme a strumenti specifici, termini immaginativi e archetipi, che sono alla base del nostro funzionamento psichico.
Si tratta di un approccio culturale e artistico, che, però, non è indirizzato necessariamente ad artisti. L’età non è importante, né la vita che avete scelto. Non è mai troppo tardi o insensato lavorare sulla propria creatività; il risultato può anche on essere una carriera artistica, ma sicuramente porterà ad una maggiore integrità, ad una migliore consapevolezza di se e ad una maggiore abilità di usare in modo appropriato i propri talenti, capacità e abilità e il proprio sapere in modo vantaggioso.
La creatività è inerente alla nostra natura e, se c’è un blocco alla creatività - e, penso che in certa misura, tutti noi abbiamo qualche blocco – è possibile, persino probabile, che con l’utilizzo di strumenti appropriati, possiamo identificare tali blocchi, liberarcene e imparare ad esprimerci in modo creativo e appagante. Con l’esercizio, vengono create nuove sinapsi, nuove vie creative nella coscienza, che permettono alle nostre forze creative di manifestarsi più liberamente.
Lavorando con mezzi specifici, che impareremo a conoscere nel corso dei prossimi mesi, daremo inizio a molteplici cambiamenti, di cui il principale sarà l’avvio delle esperienze di sincronicità. La sincronicità è un termine introdotto da Carl Gustav Jung, eminente psichiatra svizzero, nel 1950, per descrivere una connessione tra eventi psichici o oggettivi che avvengono simultaneamente o in tempi diversi – di cui uno è attuale e l’altro futuro – tra i quali, anche se non c’è una relazione causa-effetto ovvia, appare una comunanza di significato.
La creatività è l’ordine naturale della vita, ma cosa è la vita? E’ una questione che nel corso del della storia dell’umanità si sono poste le menti migliori, senza, però, riuscire a dare una risposta esauriente. Penso, comunque, che non sbaglierò a dire che la vita è energia, l’energia creative dell’energia vitale.
Penso che possiamo essere tutti d’accordo che esiste una forza creativa inerente e innata in ogni forma di vita – inclusa quella umana. Quando ci apriamo alla nostra creatività, ci apriamo a questa forza. Noi stessi siamo delle creazioni e noi, a nostra volta, diamo continuità alla creatività creando.
Quando esploriamo la nostra creatività, entriamo nel flusso naturale della vita, aprendoci alla nostra naturale creatività, delicatamente ma anche potentemente, diamo inizio a moltissimi cambiamenti.
I nostri bisogni e sogni creativi provengono da una fonte profonda e quando gli Andiamo incontro, di fatto Andiamo verso la fonte del nostro benessere.
Oltre ad incontri settimanali, questa ricerca comprende anche dei compiti da svolgere a casa. La maggior parte di questi compiti richiede solo un po’ del Vostro tempo. Se non riuscite a completare tutti i compiti, provate a farne almeno la metà e in un secondo momento potrete completare anche gli altri. Scegliete I compiti che vi piacciono di più e quelli che vi piacciono di meno, mentre quelli neutri li lascerete per un altro momento. Ricordate che ciò che resistiamo di più, è ciò che più abbiamo bisogno di affrontare e, prima o poi, lo dovremo fare. Trovate troppo difficile trovare un’ora di tempo, o anche un po’ di più, ogni giorno per voi stessi? Chiedetevi se sia possibile e giusto non trovare un’ora da dedicare ad un percorso di conoscenza di se che può darvi risultati straordinari, se non addirittura cambiare la vostra vita?
Ciò che vi propongo non è una via completamente indolore. Durante le prime settimane, ci potrebbero essere dei momenti di dubbio, di smarrimento, di rabbia, di lutto, di resistenza, alternate a momenti di speranza, di gioia, persino di euforia. E’ come partorire se stessi ad una nuova vita e, come nel parto, ci saranno delle sequenze di contrazione e di espansione, nelle quali oscilleremo tra scetticismo difensivo e intense appagamento. Potreste anche provare una forte spinta di abbandonare tutto e di tornare alla vita di prima – è il momento della negoziazione. E’ un momento cruciale perché scegliere di proseguire conduce ad un’importante resa dell’ego, seguita dalla nascita di un nuovo senso di se, caratterizzato da una maggiore autonomia, da maggiore resilienza e da una maggiore abilità di creare e manifestare dei veri progetti creative.
E’ un percorso emozionalmente molto intense. Quando ci impegniamo a recuperare la nostra creatività, entriamo in un processo di ritiro, di distacco, come nella meditazione, entriamo in un processo di ritiro, di distacco, come nella meditazione, per esempio. Questo distanziamento ci permette di avere una visione globale della nostra esistenza e ci facilita la scelta del nostro percorso creativo. E’ un come attraversare un ambiente difficile ma affascinante per raggiungere una vetta da cui avere un panorama spettacolare.
It is an emotionally a very intense path. When we engage in the recovery of our creativity we enter a process of withdrawal, of detachment, as in meditation, for example. This distancing us allows us to have a global vision of our existence, facilitating the choice of our creative path. It is a bit like going across difficult but fascinating environments to reach a higher position, from which to enjoy a spectacular panorama.
Gli incontri sono a tema e ad ogni tema sono dedicati due incontri di 90 minuti ognuno. L’intero percorso dura 50 settimane con incontri settimanali e termina con un weekend esperenziale.